Comune di Camponogara

June 5, 1997

COMUNE DI CAMPONOGARA Provincia di Venezia

ALLEGATO C) ALLA DELIBERA DI C.C. N. 53 DEL 5.6.1997

ORDINE DEL GIORNO

COMMEMORAZIONE DEL GENOCIDIO DEGL

IL CONSIGLIO COMUNALE

Ricordato che ricorre l'anniversario dello sterminio del popolo armeno, programmato, organizzato e realizzato dal Governo dei "Giovani Turchi" nel 1915.

Affermato che non c'erano, non cisono e non ci saranno popoli criminali. Criminali sono gli organizzatori, I leader, I governi, I regimi quando seminano la diffidenza e l'ostilità tra I popoli.

Evidenziato che il crmine più feroce, disumano è il GENOCIDIO, perchè ha come scopo non solo il massacro delle persone, ma anche l'eliminazione del patrimonio genetico di un popolo, di una intera cultura, è questo un crimine contro l'umanità, la natura, il futuro.

Riconosciuto che la Turchia, per entrare nella Comunità Europea, dovrà liberarsi del fardello costituito dal genocidio del Popolo Armeno cosi come ha fatto la Germania che, riconoscendo l'Olocausto Ebraico, si è liberata da un insopportabile peso morale. Il riconoscimento del Genocidio degli Armeni servirebbe sia al popolo turco che a quello armeno: è ugualmente duro sia vivere come victima che come colpevole.

Preso atto che il riconoscimento del Genocidio aiuterebbe a risolvere molti problemi nella Regione del Caucaso che, essendo l'incrocio di molti interessi politici, economici e religiosi, rappresenta una delle zone più a rischio per la pace mondiale.

Riconosciuto necessario che l'opinione pubblica mondiale intervenga esprimendosi a favore della giustizia per quanto è avvenuto al Popolo Armeno, così come ha fatto verso l'Olocausto Ebraico.

Rivolge un appello alle authorità del mondo politico italiano chiedendo il riconoscimento ufficiale degli Armeni del 1915, così come hanno già fatto diversi altri paesi (Argentina, Grecia, Cipro, Russia, Uruguay, Libano, il Senato ed il Congresso degli Stati Uniti) ed organizzazioni internazionali (Sottocommissione per I Diritti Umani dell' ONU, il Tribunale Permanente dei Popoli, l'Assemblea Mondiale del Consiglio della Chiesa), ed il Parlamento Europeo che già nel 1987 ha dichiarato: "Durante la Prima Guerra Mondiale I massacri perpetrati dalla Turchia costituiscono crimini riconosciuti dall'ONU come GENOCIDIO. La Turchia è obbligata a riconoscere tale genocidio e le sue conseguenze".

Ricorda la sensibilità del popolo italiano che si è sempre attivato per fornire assistenza ai popoli in difficoltà: un esempio è stata la solidarietà espressa nell" assistere l'Armenia in seguito al terremoto del 1988.

Conferma l'attualità delle parole di Giacomo Guerrini, Console Generale d'Italia in Trebisonda nel 1915: "La Questione Armena non è morta. Anzi, essa risorge e si mantiene viva, perchè la giustizia internazionale, anche se un ritardo, ho fede che finirà per imporsi... Spero che l'auspicato avvenimento... si realizzerà, e lo auguro di gran cuore; come spero e auguro che a ciò possa contribuire principalmente l'Italia...".

Auspica che gli strumenti democratici della Repubblica Italiana concorrano a rendere giustizia al Popolo Armeno.

[June 5, 1997]