Comunale di Roma

March 6, 2000

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COMUNICATO STAMPA

Riconoscimento del genocidio armeno da parte del Consiglio Comunale di Roma - Voto all'unanimità

Ieri sera, 6 marzo 2000, il Consiglio Comunale di Roma ha approvato un ordine del giorno con cui esprime la solidarietà al popolo armeno nella lotta per il riconoscimento della verità storica sul genocidio perpetrato nel 1915, e chiede al Governo italiano che riconosca il genocidio armeno sulla base delle risoluzioni già approvate dall'ONU, dal Parlamento Europeo, dal Congresso degli Stati Uniti e da numerosi altri parlamenti nel mondo.

L'ordine del giorno, a prima firma del consigliere verde Fabrizio Panecaldo, portava le firme di consiglieri e capigruppo di tutti i gruppi consiliari ed è stato votato all'unanimità.
Tale votazione all'unanimità dimostra che i consiglieri romani hanno compreso l'importanza morale e politica del voto che esprimevano. Questo voto ha acquisito poi un particolare valore simbolico per il fatto di essere stato espresso, nell'anno del Giubileo della cristianità, dall'Assemblea elettiva della capitale d'Italia e del mondo cristiano.
L'ordine del giorno approvato è stato fortemente voluto e promosso dall'Associazione di amicizia italoarmena Zatik, di cui fanno parte eminenti personalità del mondo della cultura, dell'arte e della politica.

Roma, 7 marzo 2000

ORDINE DEL GIORNO IL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA

Aderisce
All'iniziativa dell'Associazione di Amicizia Italoarmena Zatik volta a chiedere al governo Italiano di riconoscere, attraverso un atto ufficiale, il genocidio del popolo armeno perpetrato dallo Stato Turco nel 1915 e mai ufficialmente dallo stesso riconosciuto;

Considerato
che il genocidio è il più feroce e disumano fra i crimini in quanto tende all'eliminazione di tutto un popolo, della sua cultura e della sua storia;

Preso atto
che lo sterminio del popolo armeno è stato riconosciuto come un genocidio dalla sottocommissione dei Diritti dell'Uomo dell'O.N.U. nel 1985, dal Parlamento Europeo nel 1987, dalle risoluzioni di Parlamenti di numerosi Paesi e della stessa Corte Marziale ottomana fin dal 1919;

Affermato
Che la Turchia, al fine di poter far parte dell'Unione Europea, dovrà riconoscere la responsabilità per tale genocidio, e che il riconoscimento del crimine commesso è anche nell'interesse del popolo turco, che potrà cosi liberarsi da un insopportabile peso morale;

Riconosce
La necessità che l'opinione pubblica mondiale intervenga a favore del popolo Armeno così come ha fatto verso l'Olocausto ebraico;

Chiede
Che il Governo Italiano riconosca il Genocidio degli Armeni sulla base delle risoluzioni già assunte dall'O.N.U., dal Parlamento Europeo, dal Congresso degli Stati Uniti d'America e da numerose nazioni di tutto il mondo;

Esprime
0 Piena solidarietà al popolo Armeno nella sua lotta per il riconoscimento della verità storica e per la difesa dei suoi diritti inviolabili.

Firmatari
Panecaldo, Di Francia, Medici, Ciochetti, Foschi, Mannino, Baldoni, Marchi, Petrassi, Sodano