Citta di Asiago

November 11, 1997

CITTA DI ASIAGO

VERBALE DI DELIBERAZIONE del CONSIGLIO COMUNALE

Adunanza ordinaria di prima convocazione

OGGETTO:
Solidarieta per il popolo armeno.
Approvazione D. del G..

L'anno MILLENOVECENTOVANTASETTE addi' VENTI del mese di NOVEMBRE alle ore 20,30 nella sala delle adunanze consiliari: Previa l'osservanza di tutte le formalita' prescritte dalla vigente legge vennero oggi convocati a seduta i Consiglieri Comunali. All' appello risultano

Gattolin Francesco - Presente - Si
Bortoli Giancarlo - Assente - Si
Manovani Piercarlo - Assente - Si ing.
Bardelli Diego - Presente - Si
Carli Adriana - Presente - Si
Lobbia Antonio - Preente - Si
Rigoni Piergiovannia - Presente - Si
Rigoni Renato - Presente - Si
Del Giudice Luciana - Presente - Si
Menozzi Jean Claude - Presente - Si
Lorenzi Paolo - Presente - Si
Cora' Vittorio - Presente - Si
Brugnaro Augusto - Presente - Si
Pozza Giorgio - Presente - Si
Rossi Antonio - Presente - Si
Basso Giovanni - Assente - Si Giu.
Rigoni Diego - Presente - Si

Totali Presente-14, Assente-3

Partecipa all'adunanza il Segretario Generale Sig. Andretto Attilio il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. Gattolin Francesco, Sindaco, assume la presidenza e dichiara aperta la sedu'a per la trattazione dell'oggetto sopra indicato, posto al N. 24 dell'ordine del giorno.

Oggetto: Commemorazione del Genocidio degli Armeni.

Proponente: Il Sindaco

Ricordato che ricorre l'anniversario dello sterminio del popolo armeno, programmato, organizzato e realizzato dal Governo dei "Giovani Turchi" nel 1915.

Affermato che non c'erano, non ci sono e non ci saranno popoli criminali. Criminali sono gli organizzatori, i leader, i governi, i regimi quando seminarno la diffidenza e l'ostilità tra i popoli.

Evidenziato che il crimine piö feroce, disumano è l GENOCIDIO, perchè ha come scopo non solo il massacro delle persone, ma anche l'eliminazione del patrimonio genetico di un popolo, di una intera cultura, è questo un crimine contro l'umanità, la natura, il futuro.

Riconosciuto che la Turchia, per entrare nella Comunità Europea, dovrà liberarsi del fardello costituito dal genocidio del Popolo Armeno così come ha fatto la Germania che, riconoscendo l' Olocausto Ebraico, si è liberata da un insopportabile peso morale. Il riconoscimento del Genocidio degli Armeni servirebbe sia al popolo turco che a quello armeno: è ugualmente duro sia vivere come vittima che come colpevole.

Preso atto che il riconoscimento del Genocidio aiuterebbe a risolvere molti problem nell a reigone del Caucaso che, essendo l'incrocio di molti interessi politici, economici e religiosi, rappresenta una delle zone piö a rischi per la pace mondiale.

Riconosciuto necessario che l'opinione pubblica monidale intervenga esprimendosi a favore della giustizia per quanto è avvenuto al Popolo Armeno, così ha fatto verso l'Olocausto Ebraico.

Rivolge un appello alle autorità del mondo politico italiano chiedendo il riconoscimento ufficiale degli Armeni del 1915, così come hanno già fatto diversi altri paesi (Argentina, Grecia, Cipro, Russia, Uruguay, Libano, il Senato ed il Congresso degli Stati Uniti) ed organizzazioni internazionali (Sottocommissione per i Diritti Umani dell' ONU, il Tribunale Permanete dei Popoli, l'Assemblea Mondiale del Consiglio della Chiesa), ed il Paramento Europeo che già nel 1987 ha dichiarato: "Durante la Prima Guerra Mondiale i massacri perpetrati dall Turchia costituiscono crimini riconosciuti dall' ONU come GENOCIDIO. La Turchia è obbligata a riconoscere tale genocidio e le sue conseguenze".

Ricorda la sensibilità del popolo italiano che si è sempre attivato per fornire assistenza ai popoli in difficoltà un esempio è stata la solidarietà espressa nell'assistere la Armenia in seguito al Terremoto dei 1988.

Conferma l'attualità delle parole di Giacomo Guerrini, Console Generale d'Italia in Trebisonda nel 1915: "La Questione Armena non è morta. Anzi, essa risorge e si mantiene viva, perchè la giustizia internazionale, anche se in ritardo, ho fede che finirà per iporsi.... Spero che l'auspicato avvenimento.... sì realizzerà, e lo auguro di gran cuore; come spero e auguro che a ciò possa contribuire principalemente I'Italia."

Asiago, 17.11.1997

IL SINDACO
Francesco Dr. Gattolin

IL CONSIGLIO COMUNALE

Vista la suespota proposta e ritenuto doverla accogliere;

Data atto che sulla proposta della presente deliberazione sono stati espressi i pareri favorevoli ai sensi degli artt. 53 e 55 della legge 8 giugno 1990 n. 142 e successive modifiche ed integrazioni;

Con voti unanimi favorevoli legalmente espressi per alzata di mano:

DELIBERA

1. di rivolgere un appello alle autorità del mondo politico italiano chiedendo il riconoscimento ufficiale degli Armeni del 1915, così come hanno già fatto diversi altri paesi (Argentina, Grecia, Cipro, Russia, Uruguay, Libano, il Senato ed il Congresso degli Stati Uniti) ed organizzazioni internazionali (Sottocommissione per i Diritti Umani dell' ONU, il Tribunale Permanente dei Popoli, l'Assemblea Mondiale del Consiglio della Chiesa), ed il Parlamento Europeo che già nel 1987 ha dichiarato: "Durante la Prima Guerra Mondiale i massacri perpetrati dalla Turchia costituiscono crimini risonosciuti dall' ONU come GENOCIDIO. La Turchia è obbligata a riconoscere tale genocidio e le sue conseguenze".