Comune di S. Stino Livenza

November 18, 1997

COMUNE DI S.STINO DI LIVENZA
Provincia di Venezia

Copies
N. 96 Reg. Del.

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: DOCUMENTO DI SOLIDARIETA' CON IL POPOLO ARMENO.

L'anno millenovecentonovanta sette addì ventidue del mese di novembre alle orè 15.00, nella sala della adunanze consiliari della Sede Comunale, a seguito di invito diramato dal Sindaco in data 18 novembre 97, n. 16738, si è riunito il Consiglio comunale in sessione Straordinaria ed in seduta pubblica di I^convocazione.

Eseguito l'appello, risultano:

1. BASSO, Marcello - Presente - Si
2. Anzanello, Adriano - Presente - Si
3. Battistella, Gabriele - Presente - Si
4. Bertuzzo, Girogio - Presente - Si
5. Biasotto, Giannino - Presente - Si
6. Bigaran, Merj - Presente - Si
7. Cappelletto, Elio - Presente - Si
8. Carnieletto, Carmen - Presente - Si
9. De Lazzari, Tanja - Presente - Si
10. Fantin, Mauro - Presente - Si
11. Furlan, Roberto - Assente - Si
12. Gubitta, Igor - Presente - Si
13. OSTAN, Mauro - Presente - Si

14. Parpinel, Adriano - Presente - Si
15. PEDRON, Massimo - Presente - Si
16. PRATAVIERA, Mauro - Presente - Si
17. ROMAN, Franoc - Presente - Si
18. RONCHIATO, Andrea - Assente - Si
19. STIVAL, Santa - Presente - Si
20. ZIROLDO, Vladi - Presente - Si
21. ZOVATTO, Antonio - Presente - Si

Partecipa all'adunanza il Sig. Dott. Fabio Olivi Segretario Generale del Comune. Constatato che gli intervenuti sono in numero legale il Sig. Dott. Marcello Basso nella sua qualità di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta. Quindi, previa designazione a scrutatori dei consiglieri Ziroldo - Bertuzzo - Prataviera, invita il Consiglio a deliberare sull'argomento di cui all'oggetto sopraindicato compreso nell'odierna adunanza.

...in continuazione di seduta...
- Consiglieri present N. 17 -

IL CONSIGLIO COMUNALE

Ricordato che ricorre l'anniversario dello sterminio del popolo armeno, programmato, organizzato e realizzato dal Governo dei "Giovani Turchi" nel 1915.

Affermato che non c'erano, non ci sono e non ci saranno popoli criminali. Criminali sono gli organizzatori, i leader, i governi, i regimi quando seminano la diffidenza e l'ostilità tra i popoli.

Evidenziato che il crimine più feroce, disumano è il GENOCIDIO, perchè ha come scopo non solo il massacro delle persone, ma anche l'eliminazione del patrimonio genetico di un popolo, di un popolo, di una intera cultura, è questo un crimine conto l'umanità, la natura, il futuro.

Riconsciuto che la Turchia, per entrare nella Comunità Europea, dovrà liberarsi del fardello costituito dal genocidio del Popolo Armeno così come ha fatto la Germania che, riconoscendo I'Olocausto Ebraico, si è liberata da un insopportabile peso morale. Il riconoscimento del Genocidio degli Armeni servirebbe sia al popolo turco che a quello armeno: è ugualmente duro sia vivere come vittima che come colpevole.

Preso atto che il riconoscimento del genocidio aiuterebbe a risolvere molti problemi nella Regione del Caucaso che, essendo I'incrocio di molti interessi politici, economici e religiosi, rappresenta una delle zone più a rischio per la pace mondiale.

Riconosciuto necessario che l'opinione pubblica mondiale intervenga esprimendosi a favore della giustizia per quanto è avvenuto al Popolo Armeno, così come ha fatto verso l'Olocausto Ebraico.

Rivolge un appello alle Autorità del mondo politico italiano chiedendo il riconoscimento ufficiale degli Armeni del 1915, così come hanno già fatto diversi altri paesi (Argentina, Grecia, Cipro, Russia, Uruguay, Libano, il Senato ed il Congresso degli Stati Uniti) ed organizzazioni internazionali (Sottocommissione per i Diritti Umani dell'ONU, il Tribunale Permanente dei Popoli, l'Assemblea Mondiale del Consiglio della Chiesa), ed il Parlamento Europeo che già nel 1987 ha dichiarato: "Durante la Prima Guerra Mondiale I massacri perpetrati dalla Turchia constituiscono crimini riconosciuti dall'ONU come GENOCIDIO. La Turchia è obbligata a riconoscere tale genocidio e le sue conseguenze".

Ricorda la sensitbilità del popolo italiano che sì è sempre attivato per fornire assistenza ai popoli in difficoltà: un esempio è stata la solidarietà espressa nell'assistere I'Armenia in seguito al Terremoto del 1988.

Conferma l'attualità delle parole di Giacomo Guerrini, Console Generale d'Italia in Trebisonda nel 1915: "La Questione Armena non è morta. Anzi, essa risorge e si mantiene viva, perché la giustizia internazionale, anche se in ritardo, ho fede che finirà per imporsi... Spero che l'auspicato avvenimento... si realizzerà, e lo auguro di gran cuore; come spero e auguro che a ciò possa contribuire principalmente l'Italia...

Auspica che gli strumenti democratici della Repubblica Italiana concorrano a rendere giustizia al Popolo Armeno.

IL PRESIDENTE
F.to Basso Marcello

IL SEGRETARIO GENERALE
F.to Olivi Fabio

SERVIZIO SEGRETERIA

Copiea conforme all' originale, in carta libera ad uso amministrativo.

Li 27 NOV. 1997

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

Per l'assunzione dell'impegno di spesa, si attesta la regolare copertura finanziaria, ai sensi dell'art. 55, comma 5-bis della Legge 8.6.1990, n. 142.

F.to IL RAGIONIERE

Referto di Pubblicazione (art. 47 L. 8.6.1990, n. 142)

Il sottoscritto Segretario Generale, visti gli atti d'ufficio, attesta che la presente deliberazione è stata affissa all'albo pretorio per 15 giorni consecutivi dal 27 Nov. 1997.

Li 27 Nov. 1997

IL SEGRETARIO GENERALE
F.to Olivi Fabio

Certificato di esecutività

Si certifica che la presente deliberazione:

è divenuta esecutiva il 8.12.94;

decorsi 10 giorni dalla data di inizio della pubblicazione, non essendo pervenute richieste di invio al ontrello;

li 10.12.94

IL SEGRETARIO GENERALE